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La chiusura dell’accordo da circa 66 miliardi di dollari è alle porte. Bayer acquisirà Monsanto, diventando così il più grande gruppo mondiale nel campo delle sementi e dei fertilizzanti agricoli.
«Tutte le autorizzazioni pubbliche necessarie per il completamento dell’acquisizione sono sul tavolo adesso. Bayer il 7 giugno diventerà l’unico proprietario della Monsanto Company», si legge in una nota della Bayer. Si tratta della più grande acquisizione di un’impresa tedesca all’estero, sottolineano i media nazionali.
Bayer ha già reso noto che il marchio Monsanto non sarà più utilizzato, ponendo fine – in questo modo – a 117 anni di storia.
Fondata nel Missouri nel lontano 1901 dal veterano dell’industria farmaceutica John Francis Queeny, l’azienda prese il nome da Olga Monsanto, moglie di Queeny. Il primo prodotto fu la saccarina, venduta a Coca Cola, di cui Monsanto divenne uno dei principali fornitori.
“Bayer rimarrà il nome dell’azienda. La Monsanto non sarà più una ragione sociale. I prodotti acquisiti manterranno i loro marchi e entreranno a far parte del portafoglio Bayer”, ha dichiarato il colosso di Leverkusen.
In effetti, ci si aspettava che Bayer si liberasse del nome Monsanto.
Il produttore di semi statunitense ha attirato non poche critiche negli ultimi anni per aver perseguito i diritti di proprietà intellettuale con gli agricoltori in modo più aggressivo rispetto alla concorrenza. Inoltre, Monsanto è stata spesso al centro di grandi polemiche per l’opposizione degli ambientalisti alle tecnologie utilizzate per modificare geneticamente il mais.