Terapie geniche da “infarto”

Photo by Caleb Woods

 

La FDA americana ha recentemente approvato il farmaco Luxturna, terapia genica per una rara forma di cecità ereditaria (amaurosi congenita di Leber). Il prodotto, fortemente innovativo, alla cui messa a punto hanno contribuito anche scienziati italiani, offre ottime probabilità di restituire la vista ai pazienti, anche se la linea tra “speranza e bancarotta” è davvero sottile. Il prezzo del prodotto comunicato da Sparks Therapeutics – azienda biotech con sede a Philadelphia e produttrice del farmaco – è infatti di 850mila dollari: ben 425mila dollari per occhio, dunque.

Il trattamento, uno dei più consistenti in termini di contenuto di scienza e tecnologia ai giorni nostri, consiste nell’iniettare negli occhi del paziente miliardi di virus nei quali è stata incorporata la versione sana del gene che risulta difettoso. Il compito del singolo virus è la consegna del gene “corretto” insomma, con l’obiettivo di curare la malattia alla radice e definitivamente.

La Sparks, che ha annunciato di aver proposto al governo di ipotizzare nuovi modelli di copertura economica per la terapia, stima che i pazienti che potranno beneficiare della terapia saranno circa 6.000, nel mercato statunitense, europeo e – in parte – in quello dell’area Asia-Pacifico.