“L’anticorpo monoclonale che abbiamo selezionato come frutto della ricerca di laboratorio condotta nei mesi scorsi dal MAD (Monoclonal Antibody Discovery) Lab, è stato prodotto da Menarini Biotech di Pomezia e siamo adesso davvero a un passo dall’avvio delle prove cliniche, previsto per i primi di gennaio”.
Lo ha spiegato all’ANSA è Andrea Paolini, direttore generale di Fondazione Toscana Life Sciences, polo di eccellenza scientifica ed ente no-profit attivo sul territorio regionale per supportare le attività di ricerca e favorire la nascita di imprese innovative nel campo delle scienze della vita.
Nata su impulso dei principali soggetti istituzionali, del mondo universitario, clinico, industriale e finanziario della Toscana, la Fondazione ha sede a Siena, nella storica area di “Torre Fiorentina”, dove Achille Sclavo fondò nel 1904 l’omonimo Istituto Sieroterapico e Vaccinogeno Toscano e dove oggi importanti multinazionali dei vaccini scelgono strategicamente di localizzare le principali attività di ricerca e sviluppo.
Da marzo 2020, i ricercatori e le ricercatrici del MAD (Monoclonal Antibody Discovery) Lab di Fondazione Toscana Life Sciences (TLS), coordinato dal professor Rino Rappuoli, sono impegnati in un progetto di ricerca per lo sviluppo di anticorpi monoclonali umani in risposta all’infezione da SARS-CoV-2, con l’intento di sviluppare una terapia. L’approccio si basa sull’individuazione di anticorpi monoclonali a partire dal sangue delle persone guarite, che la Fondazione ha potuto impiegare per le proprie ricerche grazie alla preziosa collaborazione con l’Istituto Nazionale Malattie Infettive L. Spallanzani e l’azienda Ospedaliero-Universitaria Senese.
In seguito al diffondersi del coronavirus, è stato avviato il progetto aggiungendo una linea di ricerca dedicata, con le risorse al momento disponibili. Grazie alle donazioni ricevute attraverso una prima campagna di raccolta fondi è stato possibile il proseguimento del progetto di ricerca. Nei primi mesi, infatti, le risorse raccolte sono state impiegate principalmente per la predisposizione delle attrezzature e l’adeguamento dei laboratori e, soprattutto, per l’assunzione di giovani e qualificati ricercatori che stanno dando un importante contributo al progetto. (fonte: TLS)
La competenza e dedizione del gruppo di ricerca hanno permesso di selezionare l’anticorpo monoclonale più potente, capace di neutralizzare il virus, prodotto su larga scala per iniziare nelle prossime settimane la fase di test clinici, che ne verificheranno sicurezza ed efficacia nell’impiego come terapia sull’uomo.
Paolini ha aggiunto che “la fase 1, che verificherà la sicurezza della terapia sarà svolta su persone sane e condotta dall’Istituto Spallanzani di Roma e dal Centro di Ricerche Cliniche di Verona”.