Cina: il mistero dei manager scomparsi

Photo by Wang Xi

 

Era scomparso, all’improvviso. E un bel giorno, all’assemblea della Yili ha ripreso posto al tavolo degli azionisti. Così, come nulla fosse, Pan Gang, AD del più grande produttore di latte di Cina, è riapparso.

L’azienda aveva dichiarato che la sua assenza dalla scena era causata da una serie di cure mediche. Ma in pochi ci avevano creduto, tanto che il titolo della società aveva “sofferto” quell’alea di mistero, per poi riprendersi del 10% il giorno in cui Pan è ricomparso, appunto.

L’amministratore delegato di Yili non è l’unico caso di manager scomparso. Tutt’oggi non si hanno notizie di Xiao Jianhua, fondatore di Tomorrow Group – holding finanziaria legata alla politica e operante in area immobiliare e assicurativa. Secondo qualche indiscrezione, prelevato dal suo appartameneto ad Hong Kong, sarebbe ora sotto processo, ma senza conferme.

E poi c’è Wu Xiaohui, che è ricomparso “alla sbarra”, dovendo scontare 18 anni per frode. Nel 2015 era stata la volta di Guo Guanchang, fra gli uomini più ricchi della Cina, presidente di Fosun. Scomparso per qualche giorno, pare per assistere le autorità giudiziarie in certe indagini, ancora oggi nessuno sa cosa gli sia realmente successo.

Certo è che le sparizioni e le ricomparse dei manager cinesi evidenziano una chiara mancanza di trasparenza sulle informazioni che le società quotate trasmettono al mercato. Un sistema finanziario opaco, dunque, quello cinese, specie nel caso di indagini in corso, con la conseguenza che voci e versioni fantasiose possono rapidamente e freneticamente far oscillare i titoli azionari.