Diagnostica Polmonare, MIR cerca nuovi investitori

 

In periodo di Covid (e dunque di emergenza sanitaria), il nuovo target degli investitori in capitale di rischio sono le società biomedicali. Tra gli altri, è il caso del gruppo Mir, azienda romana nata negli anni 90 e che fa capo a due azionisti privati: Siro Brugnoli e Paolo Boschetti, entrambi provenienti da Cosmed, altra azienda di settore.

Mir opera nel contesto della diagnostica polmonare, area in forte crescita in questa epoca storica. Il gruppo romano è stato uno dei grandi innovatori nel settore della spirometria. L’azienda ha lanciato sul mercato una particolare tecnologia, le «smart machines», apparecchi utilizzati in casa per monitorare lo stato polmonare, interfacciandosi con il medico tramite un’applicazione.

Con il Covid e con il lockdown, questi nuovi prodotti hanno avuto un boom di vendite a livello mondiale: un terzo del fatturato di Mir viene generato da questa nuova tecnologia. Attualmente il gruppo Mir ha circa 15 milioni di euro di giro d’affari, con circa 4 milioni di margine operativo lordo. Ma si attende di raddoppiarlo in poco tempo.

Nei mesi scorsi, annuncia il Sole24Ore, gli azionisti dell’azienda hanno deciso di affidare un incarico a Mediobanca e ai legali di De’ Rossi & Associati, volto all’individuazione di investitori. E il processo avrebbe raggiunto la fase due, dopo che nella prima parte si erano fatti avanti una decina di fondi di private equity e qualche gruppo industriale.
Nello specifico sarebbero stati selezionati tre potenziali investitori, tra i quali due fondi italiani specializzati in Pmi e uno estero. È prevedibile una valutazione tra i 30 e i 40 milioni di euro. Il processo, secondo le attese, dovrebbe terminare entro fine anno.