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Pfizer ha dichiarato l’intenzione di scorporare le sue attività in tre divisioni: quella dei farmaci innovativi, dei farmaci marturi e assistenza sanitaria e farmaci per l’area consumer healthcare. I cambiamenti nell’organizzazione aziendale entreranno in vigore all’inizio dell’esercizio 2019.
All’interno della divisione dei farmaci innovativi, Pfizer prevede di costituire anche nuova hospital business unit, dedicata ai farmaci antiinfettivi e alle preparazioni iniettive sterili. Oltre ai farmaci brand a brevetto non scaduto, la divisione già comprende anche i biosimilari. L’unità farmaci maturi comprende la maggior parte dei marchi non più protetti da brevetto, tra i quali anche Viagra. Sulla base dei risultati 2017, l’azienda ha detto che il business dei farmaci innovativi e la consumer health insieme comprendono circa tre quarti delle sue entrate.
La trasformazione avviene dopo che nel mese di maggio Pfizer ha confermato di non aver ricevuto un'”offerta accettabile” per il settore dei farmaci di consumo, che aveva sottoposto a “revisione strategica” qualche mese fa. Sebbene si sia ipotizzato che l’unità potesse ancora essere scorporata, la riorganizzazione annunciata suggerisce che Pfizer – almeno per ora – continuerà a mantenere l’attività.
“Questa nuova struttura rappresenta una naturale evoluzione di queste attività, data la costante forza dei nostri prodotti sul mercato e della nostra pipeline in fase avanzata di sviluppo e la prevista significativa riduzione dell’impatto delle perdite nella tutela brevettuale dopo il 2020”. Queste le parole di Ian Read, AD di Pfizer.
La decisione, tra l’altro, arriva proprio il giorno dopo che l’azienda ha scelto di rinviare gli aumenti dei prezzi dei farmaci, a seguito delle polemiche e delle dichiarazioni del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump.