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Roche ha offerto 3,7 miliardi di euro (4,3 miliardi di dollari) per l’acquisizione di Spark Therapeutics, laboratorio specializzato in terapie genetiche. Con questa operazione, concretizzatasi in un accordo di fusione approvato all’unanimità dai CdA delle due aziende, Roche punta ai laboratori di Spark in materia di emofilia e di ricerca genetica.
Le valutazioni del mercato della terapia genica in questi anni sono decisamente positive. Severin Schwan, CEO di Roche, afferma che “l’esperienza di Sparks in questo campo rappresenta una grande opportunità per trattare malattie complesse” e fa cenno al nuovo programma sull’emofilia A su cui la società di Basilea sta puntando.
Chiamato Spk-8011, tale programma dovrebbe entrare nella fase III di sperimentazione nel 2019 e seguire di pari passo il programma Spk-8016 (fase I/II) sempre in ambito emofilico. La pipeline dell’azienda comprende anche un altro prodotto (Spk-9001) per il trattamento dell’emofilia B e un altro contro la coroidemia (quest’ultimo in fase I/II).
Inoltre, entro fine anno, dovrebbero giungere allo sviluppo clinico due soluzioni per far fronte alla ceroidolipofuscinosi neuronale di tipo 2 e alla malattia di Pompe.