Avviata la sperimentazione del vaccino Sanofi-Gsk contro Covid-9

photo by Obi Onyeador

 

Sanofi e GSK hanno avviato la sperimentazione clinica di fase 1/2 per il loro vaccino COVID-19. Sono stati coinvolti un totale di 440 adulti sani in 11 siti di sperimentazione negli Stati Uniti. Lo scopo e’ quello di produrre fino a un miliardo di dosi nel 2021.

Lo stabilimento di Anagni sarà il primo in Europa ad avviare la produzione del vaccino. Le aziende sono impegnate nel fornire i primi risultati già all’inizio di dicembre 2020, per un contestuale avvio di sperimentazione di fase 3. Il candidato vaccino, sviluppato grazie alla collaborazione tra Sanofi e GSK, è un vaccino a DNA-ricombinante in subunità basato su una tecnologia già utilizzata per la produzione del vaccino antinfluenzale quadrivalente ricombinante che consentirà di produrre un numero notevolmente maggiore di dosi.

Lo stabilimento laziale – che sarà appunto uno dei quattro impegnati nella produzione e realizzazione delle dosi del vaccino – è stato fondato nel 1973: esteso su una superficie di 450mila mq, rappresenta il più grande impianto per liofilizzati sterili al mondo del Gruppo Sanofi ed è un centro di eccellenza a livello europeo per la produzione di prodotti farmaceutici sterili iniettabili.

“La partenza ufficiale della sperimentazione clinica segna un altro punto importante legato alla battaglia globale contro la pandemia di Covid19. Un progresso che passa necessariamente dal gioco di squadra e dall’innesto di competenze trasversali messe a fattor comune. D’altronde le nuove sfide legate alla prevenzione nella salute passano dalle alleanze tra tutti gli attori della filiera”, ha commentato Mario Merlo, General Manager di Sanofi Pasteur.

Intanto la Commissione europea accelera sul vaccino anti-Covid, con le prime disponibilità per i paesi membri attese per novembre, e sull’accesso universale al farmaco. E’ attesa per novembre, scrive Ansa, la prima disponibilità del vaccino noto come Oxford, su cui la Commissione ha firmato un contratto che consente ai paesi membri di comprare 300 milioni di dosi con l’opzione di altre 100.

Continuano nel frattempo le trattative con le case farmaceutiche, in particolare per il vaccino Pfizer-BioNtech. Un accordo con la multinazionale americana e la biotech tedesca consentirebbe di ottenere sei candidati vaccini delle società più avanti nella sperimentazione del vaccino (AstraZeneca, Johnson & Johnson, Sanofi, CureVac, Moderna e Pfizer) per l’acquisto da parte dei paesi membri Ue, ma anche per la donazione ad altri paesi in Europa.