Il nuovo portafoglio progetti di BiovelocIta

photo by Niyas Khan

Vale 7 milioni il nuovo portafoglio progetti di BiovelocIta, il primo acceleratore italiano dedicato alle aziende del red biotech. Fondata da Silvano Spinelli, Gabriella Camboni e Sofinnova Partners – società di venture capital internazionale nel settore life sciences – BiovelocIta ha diversi obiettivi.

Nei piani, lo sviluppo di progetti per la lotta al cancro e alle malattie infettive, in licenza dall’Istituto superiore di sanità e dall’università Magna Graecia di Catanzaro; l’ingresso in uno spin-off dell’università di Milano-Bicocca per nuove terapie contro le amiloidosi. Per questi sono già stati raccolti circa 14,6 milioni di euro dai fondatori, dal fondo Atlante Seed gestito da Indaco Sgr, e da un gruppo di investitori privati italiani.

“Già con il primo portafoglio progetti, completato nel 2016, abbiamo originato due start-up innovative – spiega l’amministratore delegato di BiovelocIta, Camboni – La prima, Enthera, fondata da Paolo Fiorina in collaborazione con l’ospedale San Raffaele di Milano, dedicata alla cura del diabete e alle malattie gastroenteriche, ha già raccolto 4 mln da investitori italiani e internazionali. La seconda prenderà l’avvio nei prossimi mesi, sarà creata con Fabrizio d’Adda di Fagagna e Ifom”, l’Istituto Firc di oncologia molecolare di Milano, “e sarà dedicata alla cura di malattie legate alla senescenza. Con il nuovo portafoglio allarghiamo il nostro orizzonte di collaborazioni con centri di eccellenza un po’ in tutta Italia. Capitali e competenze strategico/gestionali mirate: questo è quanto mettiamo a disposizione per trasformare una scoperta di laboratorio potenzialmente vincente in un progetto concreto e operativo, con valenza industriale”. Spinelli, presidente del Cda di BiovelocIta ha affermato che “questo portafoglio progetti produrrà un grande valore, non solo per gli investitori, ma anche e soprattutto per i pazienti”.