photo by
Demis Hassabis è colui che ha fondato DeepMind, la società poi acquisita da Google, vicina a una della più importanti sfide della biologia: determinare la struttura 3D di una proteina a partire dalla sequenza degli amminoacidi che la costituiscono.
Grazie al sistema chiamato AlphaFold, DeepMind ha potuto già risolvere il cosiddetto ripiegamento delle proteine, prevedendo con estrema precisione le strutture proteiche. Questo difficile traguardo ci consentirebbe di studiare gli esseri viventi in modi molto diversi da come abbiamo fatto fino ad oggi. E poi ci aiuterebbe a comprendere gli elementi costitutivi delle cellule e quindi delle malattie, consentendo la creazione farmaci e terapie avanzatissime in tempi record. Il funzionamento di AlphaFold, come scrive Il Messaggero, non è ancora noto, ma sappiamo che si basa su una complessa rete di intelligenza artificiale in grado di prevedere la struttura delle proteine in modo molto preciso.
Nato a Londra nel 1976 e figlio di genitori immigrati, a soli 13 anni Hassabis era già un prodigio degli scacchi. All’epoca, tra gli under 14, era il secondo più bravo al mondo dopo Judit Polgar, la donna che ha ispirato la serie televisiva di successo Regina degli scacchi. La mente brillante di Hassabis lo ha portato a raggiungere ottimi risultati in molti altri giochi d’intelligenza, dallo Shogi (scacchi giapponesi) al più comune Poker. Ma la sua vera passione era sempre stata l’informatica e, dopo una breve esperienza in un’azienda, in attesa di entrare a Cambridge, dove vinse un posto quando ancora era adolescente, iniziò a lavorare con l’intelligenza artificiale. Così a 16 anni intraprese la carriera di sviluppatore di videogiochi contribuendo a vari capolavori di successo commerciale.
A soli 22 anni, fondò la sua prima azienda, Elixir Studios, e la portò a 60 dipendenti producendo giochi per Microsoft e Vivendi. Nel frattempo si laureò in Computer Science a Cambridge. Alla laurea la sua preparazione sull’intelligenza artificiale superava quella dei suoi stessi insegnanti. Nel 2005 cambiò strada e iniziò un dottorato di Neuroscienze, nonostante non fosse laureato in Medicina. Aveva il desiderio di rivelare i meccanismi della memoria umana per poi applicarli al computer. Il passo successivi è stato quello di fondare DeepMind e ora, a 44 anni, ha già raggiunto potenzialmente uno dei traguardi più rivoluzionari della biologia.