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Il sito di Bayer è l’unico a rappresentare l’Italia nella prestigiosa classifica del World Economic Forum. Gli altri siti produttivi che hanno avviato i milgiori progetti innovativi di industria 4.0 a livello mondiale si trovano in Cina, negli Stati Uniti e in Europa. L’indagine è durata un anno e ha preso in considerazione oltre 1.000 stabilimenti produttivi, valutati sia in termini di innovazioni tecnologiche che di sostenibilità.
Una produzione più efficiente e un aumento della soddisfazione delle persone, grazie al machine learning: turni di lavoro organizzati efficacemente in pochi istanti in base a competenze ed esperienze dei lavoratori e un caporeparto artificiale che conosce tutte le professionalità ed i ruoli nello stabilimento, gli ordini da evadere e i macchinari a disposizione.
Il progetto di Bayer – che prevede anche l’utilizzo di visori con realtà aumentate nel reparto di produzione – ha richiesto investimenti per circa 5 milioni di euro ed è stato reso possibile grazie alla consulenza di McKinsey ed in stretto contatto con la casa madre.
“La sede di Garbagnate è stata scelta sia per le competenze dei nostri lavoratori che per la flessibilità dell’organizzazione: leve che in questi anni hanno permesso di raggiungere livelli di produzione altissimi” ha spiegato Sergio Re, direttore dello stabilimento.
Il sito di Garbagnate si trova all’interno del Parco delle Groane alle porte di Milano e tra tutti gli stabilimenti Bayer è quello che produce il maggior numero di compresse all’anno (soprattutto cardioaspirine). Nel giro di pochi anni, la produzione di pastiglie è passata da cinque miliardi nel 2013 a undici miliardi nel 2018, risultato nato a seguito di una emergenza: la richiesta di lavorare su ciclo continuo per sopperire a problemi degli stabilimenti tedeschi.
Tutto ciò è stato possibile anche grazie alle buone relazioni sindacali, grazie alle quali il sito ha siglato un accordo sulla flessibilità che ha permesso appunto di centrare obiettivi sulla produzione e di essere selezionata da McKinsey quale azienda dove poter implementare l’ambizioso progetto di digitalizzazione. Con evidenti effetti positivi sull’occupazione (82 persone assunte), dimostrando anche come le innovazioni ed in generale l’ “automazione del lavoro” possano rappresentare un’opportunità e non un timore.