photo by Eugene Chystiakov
Si chiama Clinical Knowledge Portal (CKP), e promette di ordinare i dati clinici in formato elettronico. E’ stata l’azienda Dedalus ad ideare la piattaforma, presentata nei giorni scorsi a Roma con una conferenza stampa nella sede del ministero della Salute. I realizzatori ha spiegato che allo stato attuale tutti i sistemi utilizzati codificano spesso i dati con nomi diversi, impendendone la condivisione. Il portale consentirà ai medici che vi aderiranno di mettere in comune le informazioni. Una prima applicazione, su tre malattie infettive, malaria, endocardite e meningite, sarà presentata il prossimo 7 ottobre a Firenze in occasione del convegno “The clinical revolution”.
“Il nostro Portale mette in collegamento i modelli utilizzati, riducendo il rischio di interpretazioni errate – ha dichiarato il Presidente di Dedalus Holding, Giorgio Moretti-. Il CKP vuole rivoluzionare l’intero processo clinico consentendo di pianificare azioni sul paziente e condividere migliori pratiche”. Dalla digitalizzazione, ha sottolineato Claudio Cricelli, Presidente della Società Italiana di Medicina General, potrebbero conseguire importanti risparmi per il nostro Ssn. “Il nostro Paese investe però troppo poco: secondo i dati 2018 dell’Osservatorio Innovazione in Sanità Digitale del Politecnico di Milano, solo un terzo della Gran Bretagna e circa la metà della Francia. Eppure il risparmio possibile, legato per lo più ad un recupero di produttività, è stimato in almeno 6,8 miliardi di euro l’anno per le strutture sanitarie e di 7,6 per i cittadini”.
L’oncologo Francesco Cognetti, Direttore del Dipartimento Oncologia Medica dell’Istituto Nazionale Regina Elena, ha affermato che una maggiore condivisione dei dati clinici consentirebbe anche di ridurre anche il turismo sanitario. “Ogni anno 90mila persone affette da un tumore attraversano l’Italia per curarsi. Un portale che consenta di muovere dati e non persone, di condividere il processo clinico e di collaborare tra noi oncologi, può incidere su questi ‘flussi migratori’, migliorando qualità delle cure ed equità di accesso”.
La piattaforma accoglierà anche le linee guida internazionali sulle varie patologie per cui le varie comunità scientifiche (nazionali, regionali e internazionali) avrannò la possibilità di accedere ed utilizzarla. I medici potranno iscriversi al portale e richiedere l’accesso alla community. Poi potranno consultare i differenti scenari clinici per ogni area terapeutica (oncologia, ginecologia, dermatologia, ecc.) ed interagire e confrontarsi su ciò che è preferibile fare per curare quel problema. I medici potranno consultare i protocolli di cura e accedere alla varie evoluzioni con la possibilità anche di votare sulle novità mediche.