Takeda-Carmine Therapeutics: accordo da $900 mln per nuove terapie geniche non virali

photo by Randy Fath

 

La giapponese Takeda e l’azienda biotech americana Carmine Therapeutics hanno finalizzato un accordo di collaborazione per lo sviluppo e la commercializzazione di terapie geniche non virali per due malattie rare.

In particolare, Takeda riconoscerà a Carmine un pagamento anticipato, darà un sostegno finanziario per la ricerca, impegnandosi a versare un prestito per sostenere lo sviluppo della piattaforma tecnologica REGENT di Carmine. Quest’ultima riceverà 900 milioni di dollari in pagamenti in milestones e royalties. Takeda potrà inoltre prendere in licenza i programmi dopo la conclusione degli studi preclinici di proof-of-concept. E portare avanti lo sviluppo clinico e la commercializzazione.

“E’ un piacere avviare questa collaborazione con Takeda, leader mondiale nelle terapie per le malattie rare, a poco più di un anno dalla creazione e dall’incubazione di Carmine da parte di Esco Ventures X”, ha commentato XQ Lin, AD e fondatore di Carmine. “Questo fornisce a Carmine un significativo finanziamento per sviluppare ulteriormente la nostra piattaforma REGENT e far progredire i nostri programmi interamente di proprietà”.

Carmine è stata fondata nel 2019 da Esco Ventures X, Harvey Lodish con il Whitehead Institute for Biomedical Research e MIT, e i ricercatori di Singapore Minh Le e Jiahai Shi. Ad oggi la società ha raccolto più di 9,4 milioni di dollari in finanziamenti azionari di seed equity guidati da Esco Ventures e Takeda Ventures. Nel dicembre 2019, Carmine aveva vinto uno dei due premi di Bristol Myers Squibb 2019 per entrare nel LabCentral, laboratorio per aziende operanti nel Life Sciences e startup biotecnologiche basato nel Massachusets.