photo by Benjamin Rascoe
AstraZeneca sospende tutti i test clinici sul vaccino per il coronavirus in fase di sviluppo insieme con l’Università di Oxford. La notizia diventa ufficiale dopo che uno dei partecipanti ha accusato una seria potenziale reazione avversa. Lo stop temporaneo, scrive Ansa.it, consente all’azienda di esaminare il caso e rivederne i dati sulla sicurezza. “Il nostro processo standard di revisione dei test ha fatti scattare una pausa”, ha commentato un portavoce di AstraZeneca. “Si tratta di un’azione di routine che si verifica ogni volta che c’è una potenziale reazione inspiegata in uno dei test” che consente il tempo di “indagare e assicurare allo stesso tempo il mantenimento dell’integrità del processo dei test”.
Nei test più ampi, reazioni di vario tipo possono accadere anche per caso, ma devono essere indipendentemente valutate con attenzione. Non è inconsueta per i test clinici una sospensione. Ma lo sviluppo del vaccino contro il Covid-19 è tra quelli sotto maggiore osservazione in questo periodo storico. Dunque qualsiasi segnale che arriva dai test viene analizzato con particolare attenzzione.
I dati iniziali sui test del vaccino di AstraZeneca sono apparsi molto promettenti: il vaccino è stato in grado di produrre una robusta risposta immunitaria e solo deboli effetti collaterali. Lo stop di AstraZeneca giunge durante l’intenso dibattito in corso su una possibile “politicizzazione” del vaccino, soprattutto negli Stati Uniti, dove Donald Trump spinge per averlo prima delle elezioni di novembre. Tutto questo fra i dubbi degli studiosi, compresi di Anthony Fauci, il super esperto americano in malattie infettive, secondo il quale è improbabile che un vaccino sia pronto entro la fine dell’anno.