photo by Clem Onojeghuo
“Parti mezz’ora prima degli altri, arriva mezz’ora prima. Il tuo vantaggio competitivo dipende da quello”. Anche se “sei in media con tutti”, avrai 30 minuti di vantaggio.
Eugenio Aringhieri l’aveva chiamata “la legge del calzino”. “Decidi tu quando ti infili il calzino”, decidi tu quando partire, “quando cominciare la giornata”. Era uno dei suoi più intimi princìpi, grazie ai quali era riuscito a scalare la vetta dell’industria farmaceutica.
Etica e costante rispetto per le regole, come legge di vita. Impartita da suo padre, quando si alzava alle 5 del mattino per andare a lavorare in bicicletta. “Il semaforo, ho capito con lui, è rosso sempre. Non è che, se dopo mezzanotte non c’è nessuno, proviamo a passare”. Il senso di tutto questo, spiegava, è che “capiterà il momento in cui tu puoi mettere in discussione un valore per una convenienza”. E invece “sempre di più il manager dovrà mettere l’etica davanti all’interesse dell’azienda. Questo mi ha sempre accompagnato. E ho sempre dormito”.
L’addio dell’AD di Dompé è stato improvviso e inaspettato. Il 30 aprile 2018 è stato stroncato da un malore mentre si trovava negli Stati Uniti. Sabato 10 novembre avrebbe compiuto 59 anni. La sua famiglia ha deciso di ricordarlo pubblicamente e, con l’aiuto degli amici più cari, ha ideato un video di raccolta di immagini, spezzoni di interviste, dichiarazioni, testimonianze. Spaziando dal privato alla carriera.
Il grande manager viene ricordato nella pagina www.eugenioaringhieri.it, perché grazie a lui si deve lo sviluppo del cenegermin, il principio attivo nato dalla ricerca biotecnologica a partire dal Nerve Growing Factor, il fattore di crescita delle cellule nervose scoperto da Rita Levi Montalcini. Oggi è un farmaco contro patologie oculari molto gravi come la cheratite neurotrofica.
“Desideravamo festeggiare la nascita di Eugenio perché chiunque lo abbia conosciuto è sempre rimasto colpito dalla sua grande vitalità, dalla passione per il lavoro e la vita, dal suo entusiasmo nei progetti e nelle relazioni interpersonali. E il compleanno era un’occasione appropriata per ricordarlo”, ha spiegato la moglie Paola Huller.