In USA il primo “modello Netflix” contro l’epatite C

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La Louisiana sarà il primo Stato Americano ad utilizzare un innovativo modo di finanziare i costosi trattamenti per l’epatite C. John Bel Edwards, Governatore della Louisiana, ha annunciato che il sistema – ribattezzato ‘modello Netflix’ – si baserà su una specie di ‘quota di iscrizione’ alle aziende farmaceutiche produttrici di questi medicinali, invece di pagare per ogni singola prescrizione. Secondo il ‘Washington Post’, lo Stato avrebbe così accesso illimitato alle terapie, nello stesso modo in cui gli utenti pagano un canone mensile per lo streaming di programmi televisivi e film (come ad esempio nel caso di Netflix).

“Ho parlato con un certo numero di governatori americani, per assicurarmi che conoscessero quello che stiamo provando a fare – ha dichiarato Edwards – e, se avremo successo, credo sarà un sistema degno di emulazione in tutto il Paese”. I governi federali e le assicurazioni sanitarie hanno dovuto fino ad oggi bilanciare l’accesso a trattamenti altamente efficaci – come appunto le ultime cure sperimentate sull’epatite C – con altre priorità di spesa. Come la crisi di abuso di oppioidi, che ha anche contribuito a diffondere la malattia tra gli utilizzatori di droghe per via endovenosa.

Le aziende interessate al nuovo progetto di finanziamento, tra le quali Gilead e Abbvie, si sono già dichiarate d’accordo a sperimentare l’innovativo ‘modello Netflix’, ipotizzato per la prima volta in un articolo pubblicato sul ‘Journal of American Medical Association’, a novembre dello scorso anno.