Formazione

Ascoltare musica mentre si lavora aumenta la produttività

photo by Malte Wingen

 

Lavorare con della musica di sottofondo migliora – in molti casi – la performance. Sono diversi gli studi che lo dimostrano. Chiaramente l’impatto effettivo sulla performance dipende molto dal compito che si sta svolgendo, ma anche dal brano che si sceglie. In generale, sembra infatti che gli effetti benefici dell’ascolto si palesino quando l’attività da eseguire sia al di sotto di un certo livello di complessità e necessiti dunque di un uso più limitato di risorse cognitive.

Altre ricerche hanno valutato in particolare gli effetti dell’ascolto di musica sulla produttività. Analizzando categorie specifiche di lavoratori, ai quali viene per esempio richiesta creatività nel proprio lavoro quotidiano, gli effetti sono stati ricondotti essenzialmente  ad un aumento dell’”umore positivo”. I risultati hanno sottolineato come quest’ultimo giocasse un ruolo fondamentale nella resa del lavoro e come la qualità del lavoro svolto fosse effettivamente minore in assenza di musica. Inoltre, il tempo impiegato per portare a termine un compito era maggiore quando la musica veniva rimossa (Università del Windsor, Canada).

Per quanto riguarda il tipo di musica ascoltata, uno studio effettuato da ricercatori tutti italiani ha dimostrato anche come la velocità di elaborazione tragga giovamento dall’ascolto di una composizione allegra: nello specifico ‘Eine Kleine Nachtmusik’ di Mozart, caratterizzata da tempo veloce e modo maggiore. Mentre a influire positivamente sulla memoria sono sia i brani più gioiosi sia quelli più malinconici, come la ‘Quinta Sinfonia Adagietto’ di Mahler, lenta e in modo minore. Lo studio al link: https://lnkd.in/dJMTuBs

La musica potrebbe anche svolgere il ruolo di ansiolitico: musica come strumento efficace contro l’insorgere dell’ansia o come misura riduttiva della stessa. Knight e Rickard (2001) hanno studiato gli effetti della musica “sedativa” sui livelli di stress soggettivi e fisiologici, in seguito a una situazione di stress cognitiva rappresentata dall’incombere di una presentazione orale. Sono stati registrati tassi significativi di stress fisiologici per gli individui che si sono preparati senza musica, mentre la presenza di musica ha limitato l’aumento dell’ansia soggettiva, della pressione sanguigna sistolica e del battito cardiaco.

I ricercatori sottolineano infine anche come la preferenza di un brano rispetto ad un altro, il grado di familiarità con quest’ultimo o le esperienze passate ad esso collegate possano avere sicuramente un effetto “più consistente” sul miglioramento dell’umore rispetto al tipo/genere di musica ascoltato.