Organizzazione & ruoli

Chi è l’Innovation Manager?

photo by Michal Jarmoluk

 

L’innovazione è un “metodo per far evolvere un’idea dal momento della sua generazione fino al lancio sul mercato”. E’ certamente nel DNA di imprese del settore Healthcare, imprese che ne percepiscono l’importanza ma non hanno spesso avuto la visione di strutturarla nel contesto della propria organizzazione. La sua gestione impatta sui processi aziendali dal punto di vista del prodotto e della organizzazione. Vi è anche la forte spinta della  digitalizzazione dei processi che sta portando sempre più le organizzazioni a dotarsi di questa nuova figura professionale di “Innovation Manager” (Il MISE ha approvato un decreto nel 2019 che prevede incentivi per le aziende che introducono questa figura nella propria struttura).

Ma quale è l’identikit dell’Innovation Mgr? Il suo ruolo si occupa [member] dell’introduzione e dello sviluppo di nuove metodologie per favorire il cambiamento culturale in azienda delle varie linee di business. Managerialmente gestisce il portafoglio progetti, effettua analisi e valutazione dei risultati. Meno rilevante è il suo peso nella gestione del budget e dei progetti, poiché la funzione Innovazione è snella, caratterizzata da competenze trasversali. Infatti la parte esecutiva è affidata alle direzioni di riferimento del progetto, dotate di maggiori risorse e competenze specifiche.

Da dove proviene l’Innovation Manager? Generalmente dal settore ICT, ma anche dall’R&D, dal Marketing o dalla Consulenza. Riporta o al vertice aziendale o ad altra Direzione ed in alcuni casi diffusa trasversalmente nell’organizzazione .La ricerca di queste figure non è usuale, ci risulta che solo il 15% proveniente dalla Direzione Innovazione di altre aziende.

Si tratta di un ruolo di medio-alto livello, la cui fascia retributiva è condizionata dal tipo di azienda (da indagini sono di RAL media superiori al 100K).

Quali le sue competenze? Anzitutto capacità di leadership e chenge management. Occorre la capacità di motivare e spingere al cambiamento specie nei confronti di organizzazioni mature, che si basano sul “not invented here” o “si è sempre fatto così”. Poi è necessario avere visione strategica e di scenario. Qui incrocia il ruolo, ove esiste, dello  “Strategy Mgr”.  Dovrebbe possedere competenze chiave di coordinamento ed execution e conoscere il panorama di possibili interlocutori per l’innovazione e visione dei principali trend. E’ banale, affermarlo, ma si tratta di un ruolo che origina dalla cultura, visione e applicazione strategica del vertice aziendale.

La crisi provocata dal Covid-19 sta peraltro spingendo ad inventare un nuovo modello di gestione a 360 gradi. Le aziende farma hanno bisogno di capire come migliorare le transazioni commerciali, la struttura organizzativa, la gestione delle risorse umane. L’innovazione dovrebbe riguardare anche alla collocazione dell’impresa farma che sta assistendo allo spostamento dell’attenzione del management dagli azionisti agli stakeholder, con allineamento dei valori aziendali ai benefici della sanità e dell’ambiente. E’ una complessità che l’innovazione può fare propria. [/member]