Organizzazione & ruoli

Come valutare i membri del Board

photo by nikohoshi

 

Quanto sono validi ed adeguati i membri del Board aziendale per la creazione del valore atteso?

E’ stato interessante, da parte di chi scrive, avere partecipato ad un progetto di valutazione delle competenze dei membri del Board di una Società farma quotata. Sia che si trattasse di Directors dell’Azienda sia di NED (Non Executive Directors) esterni alla Società.

Il tema centrale richiesto dagli azionisti verteva sulla qualificazione dei membri del board rispetto agli obiettivi ed alle conseguenti strategie aziendali. Ciò ha significato valutare i percorsi di carriera o accademici, la reputazione, le relazioni, l’indipendenza (anche nei confronti dell’azionariato) di ogni componente. Nonché la loro capacità di valutare i trend di settore rispetto alla strategia ed agli investimenti aziendali. Ed infine di controllare l’operato del management.

Per quanto riguarda il nostro Paese gli azionisti  che detengono equity, nelle aziende farma, appartengono [member] sia all’azionariato diffuso (public companies quotate nei mercati internazionali) sia ad assetto proprietario, costituito da soggetti vari tra cui enti investitori, fondi, ma in particolare da nuclei familiari.

A proposito dell’azionariato e della possibile composizione del Board, l’azienda farma tiene spesso in considerazione criteri di influenza sia degli shareholders sia degli stakeholders. Questi ultimi in particolare sono costituiti da individui o gruppi che possono influenzare l’attività di impresa o esserne influenzati. Specie in un settore normato come il farmaceutico. Deriva dalla visione più ampia rispetto alla massimizzazione del valore per l’azionista, ma anche alla soddisfazione degli interessi di una pluralità di soggetti detentori di interesse differenti, ma nel mondo della sanità.

Sarebbe interessante una indagine per capire il “chi è” dei vari Consiglieri di Amministrazione. Per le società quotate (in Italia si contano sulle dita di una mano) è semplice. Sono dati ufficiali.

Per quanto riguarda le Subsidiaries di aziende multinazionali in maggioranza i Board sono costituiti da executives provenienti dalla struttura Corporate o da altre Subsidiaries integrati da Advisors di enti internazionali.

Per le aziende non quotate (in stragrande maggioranza) – In particolare per le cosiddette “Family owned companies” – vediamo una pluralità di soggetti con un passato di executives, di ex Ceo, oppure accademici o ricercatori, o ex funzionari pubblici, oppure del mondo della finanza o della consulenza o comunque in stretta fiducia dagli shareholders sia di famiglie di azionisti che di investitori privati oppure di Fondi. Anche però persone che provengono dal mondo degli stakeholders.

Comunque la “management structure” è costituita dal Board e dal CEO. Nel Consiglio di Amministrazione siedono due tipologie di Director. Gli “inside Directors” e gli “outside Directors”. Il Board è presieduto dal Presidente (Chairman), con ruolo cruciale per il funzionamento del CdA. E’ preposto a garantire l’efficacia e l’efficienza dell’operato dei suoi membri oltre che ad assicurare che tutte le problematiche più rilevanti siano sottoposte al vaglio del CdA.

Il Ceo è la più alta carica manageriale, fa parte del CdA. Può essere sovrapposto al ruolo di Presidente del CdA (Ceo duality) ed è valutato in relazione alla performance di mercato. Nelle società quotate, in questo caso esistono comunque forme di supporto o controllo attraverso, ad esempio, la nomina di Lead Indipendent Directors facenti parte del Board.

A livello di pura informazione, è recente la nomina di Alfredo Altavilla, con esperienza nel settore automotive e proveniente da FCA con Marchionne, al ruolo di Presidente del Gruppo Recordati. In questo caso ci troviamo dinanzi a società quotata, il cui azionista di riferimento è il Fondo Cvc Capital Partners, che naturalmente influenza la nomina dei membri del Board, indipendentemente dalla specifica esperienza di settore, ma verso i risultati di crescita e finanziari attesi. [/member]