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Holostem e le cellule staminali

Un’impresa farmaceutica e una struttura di ricerca e innovazione universitaria italiane sono le prime al mondo a commercializzare una terapia efficace a base di cellule staminali. E’ un risultato importante, frutto di una storia imprenditoriale e scientifica italiana. I laboratori che realizzano la terapia avanzata a base di cellule staminali autologhe, in grado di restituire la vista a pazienti con gravi ustioni della cornea, chiamata Holocar (R), sono quelli di Holostem Terapie Avanzate s.r.l., spin-off dell’Università di Modena e Reggio Emilia, presso il centro di Medicina Rigenerativa “Stefano Ferrari” (CMR) dell’ateneo modenese. L’impresa è la Chiesi Farmaceutici di Parma.

Holostem nasce come spin-off universitaria, e dal giugno 2008 si costituisce in una biotech a capitale misto, pubblico (Università di Modena e Reggio Emilia) e privato (Chiesi Farmaceutici). Questa azienda è attiva nello sviluppo, produzione e distribuzione di vari tipi di cellule epiteliali per terapie avanzate in medicina rigenerativa.

Ma occorre andare indietro nel tempo. Nel dicembre 2006 su “Nature Medicine”, Fulvio Mavilio (lo stesso alle origini della terapia genica di MolMed), docente di biologia molecolare, e Michele De Luca, docente di biochimica, entrambi dell’Università di Modena e Reggio Emilia, comunicano di aver curato un paziente trapiantandogli la sua pelle dopo averla geneticamente modificata. Alla rigenerazione infatti può essere associata la terapia genica.

Nel 2008 nasce a Modena il Centro di Medicina Rigenerativa “Stefano Ferrari” (CMR), da un lungo percorso di collaborazione tra l’Università di Modena e Reggio Emilia e la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena. I presupposti della nascita sono da ricercare nell’istituzione della prima Facoltà di Bioscienze e Biotecnologie italiana, fortemente voluta dal Professor Ferrari, a cui il Centro è intitolato.

Qui si realizzano epidermide ed epitelio corneale poiché le cellule staminali del rivestimento epiteliale possono produrre epidermide. Con due terapie: una cellulare con la ricostruzione dei tessuti e il loro trapianto autologo, l’altra genica che interviene sulle malattie genetiche.

L’avanguardia biotecnologica dell’Università di Modena e Reggio Emilia diventa un vero piano industriale con lo spin-off universitario a capitale misto Holostem. I maggiori punti di forza sono da un lato, la fusione delle competenze scientifiche del team diretto da Michele De Luca con quelle di un’azienda farmaceutica, Chiesi appunto, già specializzata in prodotti innovativi. Dall’altro, la partnership pubblico-privata tra l’Università di Modena e Chiesi, che ripete il modello di successo che ha consentito la realizzazione del CMR Stefano Ferrari.