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The Hybrid Workplace: i nuovi ambienti di lavoro al tempo del Covid19

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Qual è stato l’impatto che il COVID-19 ha avuto sull’ambiente di lavoro? Qual è lo stato attuale degli smart workers, con le loro preoccupazioni sul ritorno in ufficio? Quanto è importante il ruolo della tecnologia in questa nuova trasformazione dei luoghi di lavoro?

È stato chiesto a Dirigenti, lavoratori e coloro i quali ricoprono ruoli chiave di responsabilità sull’ambiente di lavoro dei dipendenti di partecipare a un sondaggio di ricerca globale incentrato sull’impatto che il COVID-19 ha avuto sui dipendenti e sull’azienda. Un totale di 1569 partecipanti ha completato quindi il sondaggio di Dimensional Research, sponsorizzato da Cisco Webex e pubblicato ad Ottobre 2020.

La ricerca rileva che, per il prossimo futuro, più della metà di tutti i dipendenti lavorerà 8 o più giorni al mese da casa. C’è anche la consapevolezza che [member] il 98% delle riunioni ad oggi vede almeno un dipendente che partecipa a distanza da casa.

Questo cambiamento del modello di lavoro crea dipendenza dalla c.d. “tecnologia di collaborazione”. Eppure, allo stesso tempo, quasi tutti i partecipanti alla ricerca hanno spiegato di sentirsi frustrati da riunioni video e dai vari strumenti disponibili da remoto. Si sente la necessità da parte – sia di Manager che di dipendenti – di un maggiore supporto tecnologico e assistenza, per rendere più produttivo il lavoro a distanza e le riunioni “digitali”.

Il sondaggio spiega anche che quasi la totalità dei dipendenti intervistati è preoccupata di un rientro al lavoro, di “toccare” i dispositivi dell’ufficio condivisi, del distanziamento sociale, di una corretta pulizia e altro ancora.

La buona notizia è che quasi tutte le aziende intervistate stanno pianificando di mettere in atto cambiamenti radicali per rendere i dipendenti più sicuri nel loro ambiente di lavoro. I partecipanti indicano infatti quanto l’efficacia ed un utilizzo corretto della “tecnologia di collaborazione” possano svolgere un ruolo importante nel rendere il luogo di lavoro più sicuro e meno frustrante. Ad esempio consentendo ai dipendenti di utilizzare tecnologia touchless, assistenti a comando vocale, indicatori di distanza sociale e segnaletica digitale.

Tecnologia di collaborazione che sfrutta AI e strumentazioni avanzate possono creare luoghi di lavoro intelligenti che supportano i dipendenti in ogni spazio, aumentano la sicurezza sul lavoro e forniscono anche informazioni per ottimizzare i costi e l’uso dell’ufficio.

Come sopra accennato, uno degli aspetti che la ricerca rivela, è che il 98% dei partecipanti a riunioni da casa sperimenta frustrazioni durante le riunioni video. I tre problemi principali riguardano la capacità di sentire chiaramente: il 50% cita un audio generalmente scadente, il 47% è frustrato da troppe persone che parlano contemporaneamente e il 46% si lamenta del rumore di sottofondo degli ambienti degli altri partecipanti. Questo può essere un problema, con così tante persone che ora partecipano alle riunioni da casa. L’incapacità di sentire chiaramente gli altri partecipanti spesso riduce la capacità di concentrazione e l’efficacia complessiva della riunione.

E’ stato riscontrato nel sondaggio che la maggior parte utilizza un laptop per connettersi alle riunioni, ma allo stesso tempo il 34% dei partecipanti vede come un problema il fatto di esservi collegato a lungo (molte ora durante la giornata). Questi fattori indicano chiaramente che le apparecchiature tradizionali esistenti stiano creando frustrazione ed è probabilmente necessario adottare soluzioni alternative.

Le aziende devono ora supportare un ambiente di lavoro “ibrido” che sia accessibile dai dipendenti in sede e anche dai remoti (che magari lavorano insieme, nello stesso team), ma anche flessibilità, maggiore pulizia e il giusto supporto tecnologico.

Mentre le aziende devono fornire ambienti di lavoro sicuri, che richiedono nuovi sforzi e soluzioni, devono anche provare a ridurre i costi e ottenere risparmi. I risultati del sondaggio mostrano chiaramente che molte aziende stanno valutando anche il ridimensionamento degli uffici ed esaminando strategie per supportare i lavoratori, per predisporre presenze in sede solo pochi giorni alla settimana. La riduzione dello spazio per uffici è l’obiettivo principale sicuramente delle grandi imprese: già il 53% di queste la sta valutando come opzione.

Gli uffici più piccoli sono in una relazione simbiotica con la capacità del dipendente di lavorare da casa. Il 77% delle grandi imprese promuove per questo già oggi la flessibilità del lavoro da casa.

Questi cambiamenti drammatici richiedono alle aziende di capire come poter mantenere una collaborazione di alta qualità quando i team non si trovano nella stessa sede. Sembra altrettanto importante offrire strumenti e ambienti di lavoro confortevoli ai dipendenti anche quando vanno in ufficio, ufficio che potrebbe essere oggi un piano di un palazzo in co-working o un edificio sconosciuto con piccoli spazi dedicati. [/member]