photo by S. Hermann & F. Richter
L’Ue approva l’acquisizione di Allergan da parte di Abbvie. La condizione al via libera dell’organismo comunitario riguarda la cessione da parte di Allergan di un suo farmaco, attualmente in via di sviluppo, per le patologie infiammatorie dell’intestino quali il morbo di Crohn e la colite ulcerosa.
Quando era stato annunciato il matrimonio, c’ereno state delle polemiche. Alla fine di giugno dello scorso anno, in effetti, il titolo di Abbvie perdeva il 15%, contrariamente ad Allergan che guadagnava il 27%. Il problema riguardava la prossima scadenza del brevetto del blockbuster adalimumab contro l’artrite reumatoide: qualcuno non vedeva conveniente, dunque, puntare su Abbvie. Così, la società ha deciso di diversificare il portfolio e puntare su Allergan. E per Abbvie ora si apre la quastione debito. A giugno dell’anno scorso, la società aveva annunciato di voler ripagare i primi 15 miliardi entro il 2021 contando sul fatto che Allergan avrebbe fatto salire gli utili di almeno il 10%.
Certo è che l’unione tra le due aziende farma potrebbe dare una spinta esponenziale alle vendite, per almeno sei farmaci altamente competitivi, senza considerare adalimumab. Parliamo di risankizumab, upadacitinib, ibrutinib, venetoclax, elagolix e del botulino.