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Pasquale Frega, Country President di Novartis Italia, lo ha annunciato durante la presentazione dello studio “Il valore (e i valori) di Novartis per il sistema- Paese”, realizzato da The European House – Ambrosetti e presentato a Roma a rappresentanti delle istituzioni e del mondo associativo. Novartis assumerà 100 under 30 laureati in discipline scientifiche.
“Li selezioneremo utilizzando sistemi di artificial intelligence che sanno pescare nei social media i profili di ci abbiamo bisogno” ha spiegato Frega. “Bisogna iniziare a guardare, e questo è l’appello che facciamo alla classe politica, al mondo della salute non come un problema che va gestito da un punto di vista economico, ma come un volano per la crescita del Paese”.
Secondo lo studio presentato, il valore aggiunto totale che il Gruppo porta al sistema Paese (includendo quindi effetti diretti e indiretti e l’impatto estero e domestico) sarebbe pari a 3,1 euro di PIL generato per ogni euro prodotto direttamente dall’azienda, per un totale di 1,1 miliardi di euro.
Emergerebbe dunque la capacità dell’azienda di trasferire valore all’intero sistema: il forte impegno nell’innovazione e nella produzione farmaceutica mette infatti in movimento un volano in grado di generare effetti positivi sull’occupazione, sulla filiera e di fatto su tutta la società italiana, a partire dal settore della salute.
“I risultati di questa analisi sono importanti per Novartis, non come punto d’arrivo, ma come base per creare ulteriore valore in futuro” ha sottolineato poi Frega.
“Il nostro Gruppo vuole essere protagonista della trasformazione che sta conoscendo l’innovazione medico/scientifica, dalla digital health alla terapia cellulare e genica. Nel nostro Paese ciò potrà tradursi in altri 200 milioni di investimenti in R&S nei prossimi tre anni. Questo impegno per i pazienti e per la società ha però bisogno di approcci nuovi: un forte sviluppo delle partnership pubblico/private e soprattutto un concreto sostegno all’innovazione, a partire dalla revisione della governance del Settore, che non appare più adeguata a rispondere alle nuove esigenze”.