Pfizer e Valneva: accordo per lo sviluppo del candidato vaccino per la malattia di Lyme

Photo by Eril Karits

 

Pfizer e Valneva hanno comunicato di aver concordato un contratto di sottoscrizione di azioni e di aver aggiornato le condizioni del loro accordo di collaborazione e licenza per il candidato vaccino per la malattia di Lyme (VLA15).

Pfizer investirà circa 90,5 milioni di euro in Valneva e prevede di iniziare lo studio di Fase 3 di VLA15 nel terzo trimestre del 2022.

Al momento VLA15 è il solo vaccino in fase di sviluppo clinico a subunità proteica multivalente che colpisce la proteina di superficie esterna A (OspA) di Borrelia burgdorferi, i batteri che provocano la malattia di Lyme.

Questi batteri sono a forma di spirale e si trasmettono all’uomo tramite la puntura di una zecca infetta che resta attaccata alla pelle dell’uomo per un lasso di tempo superiore a 36 ore.
In un primo momento i batteri si moltiplicano nella zona della puntura della zecca per poi allargarsi alle aree vicine causando un’eruzione cutanea.
I batteri possono poi colpire il sistema linfatico ed infettare i linfonodi, oppure possono arrivare nel sangue e diffondersi così in altri organi.

Il blocco di OspA impedisce ai batteri di staccarsi dalla zecca e di infettare l’uomo ed al momento il candidato vaccino copre i sei sierotipi OspA più diffusi espressi dalle specie Borrelia burgdorferi principalmente presenti in Europa e Nord America.

Thomas Lingelbach, amministratore delegato di Valneva ha dichiarato: “L’investimento di Pfizer in Valneva evidenzia la qualità del lavoro che abbiamo svolto insieme negli ultimi due anni ed è un forte riconoscimento dell’esperienza di Valneva in materia di vaccini. Questo accordo di sottoscrizione contribuirà al nostro investimento nello studio di Fase 3, limitando l’impatto sulla nostra posizione di cassa. La malattia di Lyme si sta diffondendo e rappresenta un’esigenza medica altamente insoddisfatta che ha un impatto sulla vita di milioni di persone nell’emisfero settentrionale. Non vediamo l’ora di indagare ulteriormente sul nostro candidato VLA15 nella Fase 3, che ci porterà un passo avanti per aiutare potenzialmente a proteggere sia gli adulti che i bambini da questa malattia devastante”.

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