Prodotti medicali, il commercio globale aumentato del 16% nel 2020

photo by Markus Winkler

 

Mentre il commercio mondiale totale è diminuito del 14% nella prima metà del 2020 rispetto agli stessi mesi del 2019, le importazioni e le esportazioni di prodotti medicali (pensiamo alle mascherine, ai guanti, etc.) sono aumentate del 16%, raggiungendo i 1.139 miliardi di dollari in valore.

A dirlo è un rapporto dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO). Il  documento evidenzia come il commercio abbia svolto un ruolo fondamentale nel soddisfare la domanda alle stelle di prodotti considerati critici durante la pandemia da COVID-19, con il commercio globale di questi prodotti in crescita del 29%.
Le importazioni totali di prodotti per la protezione del viso nella prima metà del 2020 sono aumentate del 90% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Il commercio di mascherine in tessuto è cresciuto di circa sei volte.
La Cina è stata in particolare il primo fornitore di mascherine rappresentando il 56% delle esportazioni mondiali. Per aumentare la produzione di maschere, la Cina si è fortemente appoggiata alle importazioni di input intermedi materiali. Le sue importazioni di tessuto non tessuto sono triplicate nell’aprile 2020 rispetto allo stesso mese del 2019, con il Giappone e gli Stati Uniti come fornitori principali. La Cina è stata anche la sesto maggiore importatore di mascherine nella prima metà del 2020.
Tra i diversi tipi di mascherine per il viso, quelle in tessuto sono le più scambiate nonostante abbiano costi in media più elevati.
I principali importatori di prodotti COVID-19 “critici” hanno dunque registrato una crescita delle importazioni a due cifre rispetto al 2019, di cui il 62% in Francia e il 52% in Italia.
Le esportazioni cinesi di prodotti medici COVID-19-critical sono più che triplicate in base a dati annuali per la prima metà dell’anno, da 18 miliardi di dollari a 55 miliardi di dollari.

 

 

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