Sondaggio Job In Pharma. Cambio lavoro: come, quando e perchè?

photo by Lukas

 

Ogni giorno molte aziende del mondo healthcare & life sciences pubblicano annunci di lavoro online per individuare profili di ogni tipo, dagli stagisti ai Direttori di funzione. Ogni giorno un potenziale candidato riceve una chiamata da un recruiter che gli propone una nuova opportunità lavorativa. Sui social network c’è un costante e continuo scambio di contatti e opinioni per cercare un nuovo lavoro.

Al fine di capire come si muovono le persone quando decidono di ricercare nuove offerte di lavoro, noi di JobInPharma abbiamo lanciato un piccolo sondaggio per cercare di capire strumenti e preferenze nella ricerca di nuove opportunità professionali. Abbiamo ricevuto il contributo di oltre 450 profili operanti nel mondo life sciences.

Emerge dal sondaggio un dato interessante: lo “strumento” ritenuto più efficace per la ricerca di lavoro continua ad essere il passaparola (38%), nonostante la diffusione capillare degli annunci di lavoro online, esplosa negli ultimi anni grazie a portali dedicati di Adveristing & Recruiting.

A seguire, tra gli strumenti considerati più efficaci per la ricerca di un nuovo lavoro, troviamo le società di selezione, sia quelle generaliste che quelle specializzate nel settore di appartenenza (24% ). Qui un ruolo fondamentale viene svolto dai Recruiter, che hanno il compito di individuare il profilo ed il candidato ideale da presentare alle aziende in fase di ricerca.

Come terzo strumento troviamo le bacheche di annunci online (23%), mentre minor fiducia è data all’invio del cv direttamente tramite i siti aziendali (15%).

Ma qual è la motivazione che può spingere una persona a ricercare nuove sfide professionali?

L’elemento nettamente prioritario è la possibilità di avere un’attività lavorativa più stimolante (58% dei rispondenti) e a seguire una posizione con una migliore condizione economica (20%). Ricercare un lavoro più attinente agli studi svolti e alle qualifiche accademiche consiguite può essere un ulteriore fattore di spinta al cambiamento; infine un rapporto non sereno con il proprio responsabile rimane tra le cause più comuni di un cambio aziendale.

Analizzando invece le condizioni che frenano la scelta di candidarsi ad una determinata posizione (magari suggerita o notata sul web), il dato che emerge è che le persone che gravitano nel mondo healthcare&life sciences difficilmente valutano opportunità professionali con contratti a p.iva (il 68% dei rispondenti dichiara di non prenderli in considerazione) o posizioni che prevedano il trasferimento in un’altra città. Anche l’assenza di benefit aziendali e la richiesta di una elevata mobilità territoriale – anche se in misura minore – possono frenare ulteriormente la scelta di “applicare” o meno ad un annuncio.

 

 

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