“Vecchi” farmaci, scoperte proprietà antitumorali

Quarantanove “vecchi” farmaci già sviluppati (in uso per diversi tipi di malattie) hanno rivelato di avere inattese attività antitumorali. Lo ha dimostrato un team di ricercatori statunitensi.
I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Nature Cancer. I ricercatori hanno testato 4.518 molecole e composti su 578 linee cellulari appartenenti a 24 tipi diversi di cancro. Hanno così scoperto che ben 49 farmaci non antitumorali riuscivano, di fatto, a uccidere alcune cellule tumorali, lasciando inalterate le altre. Tra questi vi erano farmaci già approvati dalla FDA e già dimostrati sicuri, compresi farmaci per diabete, infiammazione, alcolismo. I risultati, come si legge all’interno dello studio, hanno mostrato “che i farmaci non oncologici avevano un tasso inaspettatamente alto di attività antitumorale”.

“Prima di iniziare, pensavamo che saremmo stati fortunati se avessimo trovato anche un singolo composto con proprietà anti-cancro. Siamo rimasti molto sorpresi di averne trovati così tanti”, ha commentato uno degli autori dello studio, Todd Golub, direttore del Cancer Program presso il Broad Institute di Cambridge. Alcuni composti hanno agito con meccanismi non comuni, ovvero attivandfo una proteina invece di inibirla. La granparte dei farmaci che ha ucciso le cellule tumorali, lo ha fatto interagendo con un bersaglio molecolare precedentemente non riconosciuto. “I risultati sono molto interessanti perché mostrano l’attività antitumorale inaspettata anche di farmaci non oncologici. Si tratta tuttavia di una valutazione effettuata in laboratorio e i risultati non sono al momento traducibili nella pratica clinica per i nostri pazienti”, spiega all’ANSA Stefania Gori, presidente di Fondazione Aiom e direttore del Dipartimento di Oncologica dell’Irccs Ospedale Sacro Cuore Don Calabria Negrar. Che aggiunge: “E’ solo l’inizio di un campo di ricerca che si svilupperà in futuro per valutare nuovi e inaspettati possibili meccanismi di azione contro le neoplasie”.