Quali saranno i farmaci più venduti nel 2020? Ecco le previsioni di Nature

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photo by janjf93

 

Le previsioni di vendita riportate da Nature su quali saranno i farmaci più venduti nel 2020 vedono al primo posto il farmaco Humira (adalimumab) di Abbvie/Eisai con 19,848 milioni di dollari di vendite a livello globale. Al secondo posto, Keytruda (pembrolizumab) di Merck & Co./Otsuka con 14,367 milioni di dollari.

Lisa Urquhart, autrice dell’articolo, sottolinea la presenza di Humira in cima a quali la totalità delle classifiche di vendita, da quando Lipitor ha perdutol’esclusività del mercato otto anni fa. “Tale è la supremazia di Humira, che l’anticorpo monoclonale anti-TNF è destinato a prendere la corona di Lipitor come il farmaco di maggior successo del settore, superando le sue vendite cumulative quest’anno”, afferma Urquhart.
La situazione che potrebbe rimanere stabile fino al 2023, quando lo scenario dovrebbe modificarsi per l’arrivo sul mercato dei biosimilari di Humira. Finora infatti Abbvie è riuscita a difendere il suo brevetto, che rappresenta ancora quasi i due terzi delle sue vendite, riuscendo a impedire il lancio dei cinque biosimilari approvati negli Usa. Ma le previsioni di vendita – attese appunto per il 2023 dei similari biotech statunitensi – suggeriscono che il successo del farmaco sia destinato a calare, anche se lentamente.
Il timore della scadenza dei brevetti non riguarda solo Abbvie. Anche BMS nel 2022 si dovrà occupare dei biosimilari di Revlimid. Anche se, come sottolinea Urquhart, “i 36,7 miliardi di dollari che il farmaco dovrebbe fare tra oggi e allora saranno di conforto per l’azienda, che ha pagato 74 miliardi di dollari lo scorso anno, per acquisire Celgene”.

Una serie di farmaci in area oncologica dovrebbe poi crescere in modo notevole nei prossimi 5 anni. Keytruda probabilmente dominerà la lista dei farmaci più venduti entro il 2024: l’inibitore del checkpoint PD-1 ha superato infatti il suo rivale Opdivo (nivolumab), in quasi tutte le impostazioni. Gran parte della sua rapida crescita è dovuta a un maggiore utilizzo nel trattamento in prima linea del carcinoma polmonare non a piccole cellule, sia in monoterapia sia in combinazione con chemioterapia.

In area anticoagulanti, altra lotta è quella fra tra l’anticoagulante Eliquis (apixaban) di BMS/Pfizer e Xarelto (rivaroxaban) di Bayer/J&J. La gara, secondo Nature, sarebbe vinta da Eliquis, che non supererà le vendite di Xarelto di oltre 2 miliardi di dollari quest’anno, ma che – se la sua proiezione di crescita prevista dovesse essere effettiva, sarà il secondo farmaco più grande del settore entro il 2024. Dietro solo a Keytruda.

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